Descrizione
Giovanissimo ufficiale sul fronte russo, già ripetute volte distintosi per cosciente noncuranza del pericolo in arditi colpi di mano oltre il Don, chiedeva ed otteneva durante il ripiegamento di rimanere di retroguardia col suo plotone, fuso in un solo blocco di energie dal costante esempio del suo comandante. Riportato il congelamento di una mano, incurante delle acute sofferenze, insisteva per essere assegnato ad altri compiti rischiosi. Precedendo i suoi alpini in un irruento assalto contro il nemico che da munitissima posizione tentava intercettare il passo alla colonna, ferito una prima volta, persisteva nell’azione con indomito cuore e slancio rinnovato. Colpito una seconda volta mortalmente, raccoglieva tutte le forze residue per incitare i pochi superstiti a proseguire l’azione, conscio della sua importanza per la salvezza dell’intero reparto. Rara tempra di comandante, magnifico esempio di eroismo, di tenacia, di assoluta fede alla Patria. – Medio Don – Nokolajewka (Russia), 26 gennaio 1943.