Descrizione
Comandante di un plotone di bersaglieri motociclisti, durante aspro combattimento, incitava i suoi dipendenti – con spirito sereno, calma e sprezzo del pericolo – ad opporre la più strenua resistenza all’avversario, che con crescente violenza di fuoco reiterava i suoi attacchi. Nell’impari lotta seguitane, conscio della gravità della situazione, accorreva, instancabile animatore dei suoi uomini, ove la pressione nemica sempre più intensa, mirava a travolgere i difensori. Accortosi che l’avversario sostenuto da carri armati, era riuscito ad annientare la resistenza del suo reparto, già decimato da gravissime perdite, ed infieriva sui feriti, si lanciava, con eroico slancio e spirito di sacrificio, al contrattacco con i pochi superstiti. Nel corpo a corpo seguitone, sopraffatto dal numero e dai mezzi, cadeva fulminato, stringendo nella destra una bomba che stava per lanciare. Fedele al proponimento manifestato ai suoi bersaglieri, di non arretrare di un passo anche di fronte al più irruente attacco nemico, chiudeva nobilmente la vita dedita al culto del dovere e della Patria.
Quota 186 Ridotta Capuzzo (A.S.), 15 maggio 1941