Descrizione
Addetto a squadra investigativa, già più volte distintosi in brillanti coraggiose operazioni di servizio partecipava volontariamente a rischiosa azione di appiattamento – su terreno impervio – per l’identificazione e l’arresto degli autori di tentata estorsione mediante lettera minatoria. Dopo dodici ore di snervante attesa, venutosi a trovare a diretto contatto con individuo che, armato di fucile da caccia, si accingeva a raccogliere il piego simulante la somma richiesta, con estrema decisione e cosciente sprezzo del pericolo, lo affrontava con l’arma in dotazione spianata al fine di impedirgli ogni possibilità di fuga. Raggiunto in pieno petto da micidiale scarica di pallettoni repentinamente esplosa dal malvivente, trovava la forza di reagire – seppur invano – con il fuoco del proprio moschetto finché, stremato dalle mortali ferite, si abbatteva al suolo. Domato nel corpo ma non nello sparito, prima di esalare l’ultimo respiro forniva ai commilitoni informazioni determinanti per l’identificazione del reo. Luminoso esempio di sublime coraggio, attaccamento al dovere fino al supremo sacrificio ed elette virtù militari.
Contrada “Fiorilli”- Agro di Casteldaccia (Palermo), 27 aprile 1969 (D.P. 9 febbraio 1970)