Descrizione
Distaccato con pochi uomini in un fortino isolato, mentre trovavasi solo ed inerme nell’ufficio del comando di stazione, aggredito di sorpresa da un capo ribelle, da poco sottomessosi, che spalleggiato da suoi gregari gli intimava la consegna delle armi e munizioni in dotazione all’ufficio, anziché desistere da una lotta impari e senza speranza, si rifiutava con ferrea risoluzione di aderire all’intimazione e preferiva opporre agli aggressori, l’eroica audacia del suo cuore intrepido. Ingaggiata lotta corpo a corpo, tre volte ferito da arma da fuoco, non si arrendeva e mentre cercava raggiungere in un ultimo sforzo le casse delle munizioni per impedirne l’asportazione, cadeva colpito da pugnalate, vittima purissima del suo eroico attaccamento al dovere.
Marmarefià, 20 luglio 1940