Descrizione
"Volontario di guerra e delle imprese più rischiose, rifulse sempre per capacità e spiccato valore personale. Minorato fisicamente per ferite riportate in combattimento, rinunciò all’avvicendamento per assumere, a sua richiesta, il comando di un reparto arditi alla testa del quale attacco con irresistibile slancio preponderanti forze accerchianti una nostra unità. Impegnatosi in violento corpo a corpo, più volte ferito, restò al suo posto di dovere ed alimentò l’impari lotta col suo valoroso esempio. Colpito nuovamente e mutilato ad una mano, rimase impassibile fra i suoi bravi arditi e si battè con estrema audacia riuscendo infine a spezzare il cerchio avversario ed a portare in salvo feriti e valorosi superstiti. Nell’intento di evitare ritorni offensivi – dopo sommarie medicazioni – ritornò in linea e, con stoico comportamento, a capo di una esigua formazione autotrasportata, sommerse le ultime resistenze con epica azione protratta con indomito ardore a colpi di bombe a mano ed all’arma bianca, fino ad oltre i limiti delle umane possibilità. Salda figura di tenace combattente che ha saputo tenere in grande onore, anche nei momenti più critici il prestigio delle armi d’Italia. – Africa Settentrionale, gennaio 1943".