Descrizione
Giovane antifascista conobbe il carcere poco più che diciottenne e dalle sofferenze patite fu temprato alla dura lotta clandestina di cui divenne assertore convinto ed incitatore travolgente. A Porta S. Paolo condusse operai e studenti ad ostacolare il passò alle truppe tedesche che con orgogliosa baldanza marciavano contro la Città Eterna. Il popolo romano di Monte Mario, Borgo, Prati, Trionfale, Porta Cavalleggeri e Madonna del Riposo sentì la sua voce tonante di tribuno organizzatore di gruppo d’armati e di G.A.P. che furono, sotto la sua guida, audaci esecutori di ardite azioni di sabotaggio. Già sfuggito tre volte alla cattura, in seguito a vile delazione cadde nelle mani del nemico, riuscendo in un tentativo di fuga a distruggere importanti documenti che se fossero caduti in mano all’avversario avrebbero compromesso il movimento partigiano locale. Sopportò i martirii di via Tasso pur di non tradire i compagni. Ridotto quasi cieco per le sevizie subite e col volto trasformato in piaga sanguinante, fu condotto alle Fosse Ardeatine, ove nel sublime martirio chiuse la giovane esistenza che non aveva conosciuto che le amarezze della schiavitù. – Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944.