Descrizione
Volontario nella campagna di Grecia chiedeva insistentemente di poter partire per la Russia al comando di una compagnia alpina. Animatore di uomini sapeva forgiare il suo reparto al suo entusiasmo, alla sua fede, alla sua ansia di combattere per la maggior gloria di Italia. Durante violentissimo attacco nemico, vista cadere in mano avversaria una quota di vitale importanza per il nostro schieramento, raccolti parte degli uomini del suo reparto, decisamente si lanciava al contrassalto, incurante del micidiale fuoco di armi automatiche, di mortai e di artiglierie avversarie, risalendo alla testa dei suoi alpini, galvanizzati da tanto esempio, la martoriata quota strappandola al nemico. Per più ore si faceva animatore dell’eroica difesa della posizione contro la violenta reazione del nemico, alpino tra i suoi alpini ai quali infondeva il suo spirito aggressivo, il suo cosciente sprezzo del pericolo, la sua tenacia, la sua incrollabile volontà di vittoria. Il giorno successivo ritornava rinnovando le epiche gesta del giorno precedente all’assalto della medesima quota riuscendo nuovamente a conquistarla. Colpito mortalmente con la visione del nemico in fuga, rifiutava ogni soccorso preoccupandosi solanto della sorte dei suoi alpini per i quali aveva ancora nobili parole d’incitamento, di ardente fede. Magnifica figura di eroico soldato d’Italia. – Quota Cividale sul Nowo Kalitwa (Fronte russo), 4-5 gennaio 1943.