Descrizione
Fulgida figura di comandante e di combattente, sul Grafemberg, sul Sabotino, a Santa Caterina, a Castagnevizza, diresse impavido il fuoco delle proprie batterie sempre sulle primissime linee, che egli spesse volte oltrepassò per spingersi ad immediato contatto dell’avversario e scrutarne le mosse e gli intendimenti, destando ovunque ammirazione per il suo eroismo divenuto quasi leggendario fra le truppe. Per assicurarsi personalmente di aver ben preparato l’attacco delle nostre fanterie e per poterle meglio accompagnare nei loro sbalzi, si portò in un punto avanzatissimo e, splendido esempio di valore e delle più elette virtù militari, vi rimase per circa due giorni, intrepido e sereno, sotto violento bombardamento avversario di ogni calibro fino a che, colpito in pieno da una granata nemica, vi lasciò eroicamente la vita. – Gorizia, 1° novembre 1916.