Descrizione
Comandante di reggimento, fu sempre fulgido esempio di entusiasmo, di valore, di sprezzo del pericolo, di calma e di fermezza; suscitatore delle più belle energie, animatore dei suoi uomini. Nel muovere all’attacco di una forte posizione, sotto l’intenso fuoco nemico di mitragliatrici e di artiglieria, primo innanzi a tutti si slanciava all’assalto, trascinando col suo ardire il reggimento. Caduti i suoi ufficiali, noncurante di sé, si esponeva dovunque la situazione appariva più grave, tutto provvedendo. Colpito mortalmente, barcollante, pur nello strazio delle gravi e molteplici ferite, incitava i soldati al combattimento. Visse ancora 36 ore, tenendo contegno sublime. Fu guerriero, artista, poeta e lasciò di se grande rimpianto.
San Marco di Gorizia, 28 agosto 1917