Descrizione
Sfidando ogni pericolo, consacrava la sua attività ad animare, suscitare, rafforzare il fronte della resistenza in Toscana. Organizzatore dei primi distaccamenti partigiani in quella zona, sostituì la Brigata Garibaldi "Lanciotto" e la comandò in ripetuti durissimi scontri, guidandola con intrepido valore ed alto spirito di sacrificio in vittoriosi combattimenti, come quelli ormai leggendari per la difesa di Cetica. Comandante della Divisione Garibaldi "Arno" portava i propri reparti all’avanguardia dell’Esercito alleato nella battaglia per la liberazione di Firenze. Affrontata eroicamente l’ostinata e rabbiosa resistenza tedesca, si apriva un varco tra le fila nemiche e guidava i volontari italiani ad entrare combattendo, i primi in Firenze sua città natale. Alla testa, come sempre, dei propri uomini, mentre dirigeva l’azione dei garibaldini contro le retroguardie tedesche asserragliate nella città, cadeva colpito da una granata nemica. – Firenze, 8 agosto 1944.