Descrizione
Già volontario nelle Argonne e a Fiume, si arruolava volontario nuovamente per la campagna A.O. Comandante di compagnia fucilieri, attaccato di sorpresa da soverchianti forze nemiche, fronteggiava con perizia e bravura l’urto avversario. Con il braccio destro spezzato e sotto il fuoco, percorreva più volte la linea incitando i suoi alla resistenza. Colpito a morte, sopportando stoicamente il dolore della ferita, a quanti erano accorsi a soccorrerlo diceva: " Non perdete tempo per me. Andate avanti. Viva il Duce". Chiudeva con eroica morte la sua valorosa esistenza tutta dedicata al dovere e alla Patria.
Taga-Taga, 12 febbraio 1936