Descrizione
In un lungo ed accanito combattimento su terreno impervio, identificato un ridottino avversario vi si lanciava contro al galoppo, trascinando con l’ardimentoso esempio gli spahys del suo gruppo. Superato con irresistibile impeto il muro di difesa e scaricati tutti i colpi della sua pistola, piombava in mezzo all’avversario superiore in forze, caricandolo alla sciabola e sgominandolo. Mortalmente colpito, stoicamente conscio della gravità della ferita, allontanava l’attendente che tentava di soccorrerlo, gridandogli:" Lasciami e continua a sparare contro il nemico". Spirava poi il giorno successivo, esaltando con virili parole di fierezza il combattimento e la vittoria. Splendido esempio di leggendario ardimento.
Selaclacà, 25 dicembre 1935