Descrizione
comandante ardito e capace, costituiva della sua 15° compagnia alpini (Borgo S. Dalmazzo) un solido ed aggressivo strumento di guerra. Tenace difensore delle posizioni sul Don le lasciava per ultimo costituendo la retroguardia del 2° reggimento alpini durante la tragica manovra di ripiegamento. Incalzato da forze preponderanti, le conteneva impegnandole in successive audaci azioni sanguinose, realizzando concreti successi. Delineatasi la crisi, durante un violento combattimento tendente ad aprire un nuovo varco attraverso l’accerchiamento nemico, con perizia e superbo valore, trascinava i suoi alpini stremati di forze su munitissime posizioni riuscendo, dopo cruenta lotta, a sloggiare i difensori numericamente superiori. In seguito, benchè ferito, riuniva i gloriosi superstiti di tutte le compagnie del battaglione, ne assumeva il comando e, galvanizzandoli col suo eroico esempio, al grido di "Avanti, Borgo" li portava audacemente all’attacco di posizioni difensive, le superava e catturava armi individuali e di reparto che subito volgeva contro il nemico in fuga. Contrattaccato in forze, reagiva indomito. Nuovamente ferito, persisteva con stoica fermezza nel rinnovare i violenti contrassalti che protraeva imperterrito finchè cadeva colpito in fronte tra i suoi alpini, perpetuandone, con la sua saldezza, le tradizioni di gloria. – Fronte russo, 16-20 gennaio 1943.