Descrizione
Comandante di una banda di confine, durante un aspro e sanguinoso combattimento, visto che nuclei annidati sopra un torrione arrecavano gravi perdite al suo reparto, animosamente scalava la parete rocciosa seguito da due soli ascari e di sorpresa scacciava l’avversario causandogli gravi perdite. Successivamente, alla testa di un reparto d’avanguardia, annientava con indomito slancio la resistenza del nemico che ostacolava seriamente la marcia della colonna. Interveniva poi di iniziativa in soccorso di un reparto di retroguardia che, premuto da forze soverchianti, si trovava in gravi difficoltà. Dopo aver inflitto gravi perdite all’avversario, caduti i serventi di una mitragliatrice, li sostituiva e continuava il micidiale fuoco, finché crivellato da ferite, trovava eroica morte sull’arma. Combattente di rara perizia, di indomito valore, trascinatore e suscitatore di entusiasmo, fulgido esempio di guerriere virtù.
Quarà (A.O.I.), 27-29 gennaio 1941