Descrizione
Magnifica figura di ufficiale, in campagna fin dal suo inizio, provato in numerosi combattimenti, in cui brillarono costantemente il suo fulgido eroismo e il suo altissimo spirito di sacrificio, comandante di una sezione di mitragliatrici d’assalto, con irresistibile slancio, alla testa dei suoi uomini, muoveva all’attacco di una ben munita posizione nemica, e vi arrivava per primo, distruggendone il presidio. Concentratosi sulla linea conquistata il fuoco di quattro mitragliatrici avversarie che cagionavano forti perdite, postava le proprie armi in sito sprovvisto di riparo e, manovrandone una personalmente, le controbatteva efficacemente, riducendole al silenzio. Contrattaccato da forti masse nemiche, unico ufficiale in linea e con la sezione ridotta a pochi uomini, resisteva con disperata tenacia per oltre due ore, infliggendo forti perdite all’avversario e dando agio ai rincalzi di sopraggiungere. Il giorno dopo, costretta la linea a ripiegare per uno sfondamento laterale, di propria iniziativa, proteggeva il movimento di ritirata con le proprie armi, infliggendo al nemico nuove fortissime perdite e contrastandone per lungo tempo l’avanzata. Esaurite le munizioni ed accerchiato, all’avversario che gli intimava la resa, rispondeva fieramente: “No! son fiamma nera!” ed a colpi di bombe si apriva la strada, ponendosi in salvo con le armi. Incontrati i rincalzi, tornava con essi al contrattacco, giungendo ancora tra i primi sulla posizione, contribuendo validamente a riconquistarla e respingendo poi i furiosi contrattacchi. Ferito, non abbandonava il suo posto di combattimento, ed in una azione di pattuglia distruggeva a colpi di bombe una mitragliatrice nemica, mettendone fuori combattimento i serventi. Fulgido esempio di tenacia e di valore.
S. Pietro Novello, Fosso Palumbo, 17 – 19 giugno 1918