Descrizione
Mutilato del braccio sinistro, resogli inerte da ferite riportate in combattimento, e non ancora del tutto guarito, volontariamente tornava al proprio reggimento abbandonando il luogo di cura in cui trovavasi ricoverato e per nove mesi teneva in linea il comando di un reparto. In una grave circostanza, in cui un improvviso poderoso attacco nemico minacciava seriamente di travolgere la difesa di una nostra vicina importante posizione per primo accorreva con la propria compagnia a prevenire l’avversario. Ferito durante l’avanzata da un proiettile che gli rendeva inservibile anche il braccio destro, continuava con eroica fermezza nell’impresa ed occupava l’obiettivo, donde validamente cooperava poi, con le sopraggiunte altre compagnie del battaglione, a respingere ripetuti attacchi. Sospinto infine dal suo generoso impulso, malgrado le condizioni fisiche in cui era ridotto, dando fulgido esempio delle più alte virtù militari, slanciavasi per primo all’inseguimento trascinando i dipendenti entusiasmati del suo insigne valore, ma colpito gravemente nella regione cervicale da una fucilata sparatagli a bruciapelo da nemici sbucati all’improvviso da un cespuglio, veniva raccolto dai suoi uomini, paralizzato in ogni movimento.
Flondar, 26 maggio 1917