Descrizione
In una giornata di dura e cruenta lotta, rimasta la compagnia priva di ufficiali, ne assumeva il comando, riordinava i superstiti guidandoli all’attacco delle posizioni che il nemico, molto superiore in forze, era riuscito ad occupare. Per tre volte, trascinava, i suoi uomini al contrattacco con slancio ed ardimento, per tre volte l’avversario ricacciato, rinnovava i suoi furiosi contrattacchi. Nel corso dell’aspra ed alterna vicenda, durante la quale riusciva a catturare varie armi automatiche, benché ferito, rimaneva con i propri alpini, mantenendone integro, con l’esempio, l’ardore combattivo e li guidava, poi, per la quarta volta, ad un ultimo disperato contrassalto. Colpito di nuovo e mortalmente, mentre veniva trasportato al posto di medicazione, con stoica fermezza, pronunciava elevate parole di fede nella vittoria rammaricandosi soltanto di dovere abbandonare la lotta.
Monte Chiarista – Fratarit (Fronte greco), 23 dicembre 1940