Descrizione
In lunghi anni di vita trascorsa in un ambiente coloniale particolarmente disagiato, si distingueva in successive azioni di guerra per capacità, elevato spirito guerriero e di abnegazione, per indomito valore personale. In periodo critico determinato dalla esiguità di mezzi e dalla schiacciante superiorità di agguerrito avversario, assunto volontariamente il comando di una batteria anticarro si impegnava con singolare ardore in impari lotta contro preponderanti forze corazzate, riuscendo con gravi sacrifici, a rallentare l’aggressività. Ferito, rimaneva imperterrito al suo posto di dovere, esempio ai suoi valorosi artiglieri. Col reparto isolato, decimato, a corto di munizioni e di viveri, resisteva con tenacia ai reiterati attacchi. Privo di tiratori, eroicamente caduti, si sostituiva ad essi e con determinata freddezza alimentava la violenta reazione finché, nuovamente colpito, cadeva sul campo dell’onore. Salda tempra di giovane artigliere, sapeva in ogni circostanza, tenere alto il prestigio delle armi italiane.
A.O., 16 aprile 1941