Descrizione
In fase critica di aspra lotta, con ardore portava all’attacco il suo battaglione e con veemenza lo guidava all’assalto ristabilendo la situazione. Investito da soverchianti forze nemiche, resisteva strenuamente per scongiurare la minaccia di un successo dell’avversario, che avrebbe compromesso le posizioni tenute dal reggimento, con pochi superstiti si lanciava temerariamente all’assalto all’arma bianca. Ferito non desisteva dal suo generoso slancio e raggiungeva per primo l’obiettivo. Colpito nuovamente da una raffica di mitragliatrice, raccogliendo tutte le sue forze, si ergeva in piedi e alla testa dei suoi fanti scagliava le sue ultime bombe a mano contro il nemico in fuga, finché cadeva al grido di “Savoia! Viva l’Italia!”. Valoroso fra i valorosi, ogni suo gesto di fronte al nemico fu un atto di eroismo.
Chaif e Lusit (Fronte greco), 20-21 gennaio 1941