Descrizione
In aspro e violento combattimento, comandante di mezza compagnia del reparto che sostenne l’urto deciso e violento delle forze nemiche, resistette all’impeto travolgente di esse con tenacia ed energia, dando superbo esempio di elevatissime virtù militari. Colpito dapprima alla gamba destra, sotto al ginocchio, cadde, ma rialzatosi incitava i suoi ascari alla difesa, ricordando loro le glorie del battaglione. Colpito di nuovo alla coscia sinistra, sollevandosi quanto più possibile da terra, ancora una volta richiamava i suoi ascari al dovere supremo. Seguiva intorno a lui una furiosa mischia fino a che, colpito nuovamente al petto, alla fronte, all’addome, egli soccombeva sul campo ed intorno a lui circa venti ascari che ne avevano seguito lo strenuo valore. Già distintosi a Bir Tagrift ove aveva meritato il passaggio ad effettivo per merito di guerra.
Guerat el Afie (Tripolitania), 31 ottobre 1928