Descrizione
Comandante di una compagnia di rincalzo, giunto sulla linea di combattimento, mentre la dura pressione del nemico sembrava aver ragione del numero notevolmente inferiore delle nostre forze, si lanciava alla testa della sua compagnia al contrattacco riuscendo a raggiungere una linea che non fu più ceduta. Ritto su di una roccia dominante, animava per oltre due ore i combattenti con il suo esempio, lanciando bombe e fulminando col moschetto e la mitragliatrice di un caduto gli assalitori, cui causava gravissime perdite. Mentre le sue camicie nere lo esortavano a ripararsi dal tiro avversario, cadeva colpito a morte avendo ancora la forza di gridare: "Viva l’Italia".
Uork Amba, 27 febbraio 1936