Descrizione
Volontario in missione di guerra per l’affermazione dell’ideale fascista, si dimostrava in ogni circostanza pilota da caccia di indomito valore. Comandante di eccezionale perizia e ferrea volontà, coglieva, alla testa della sua squadriglia, in aspri combattimenti, cinque vittorie individuali e quindici collettive. Nel cielo di Aragona, annullava con strenua combattività una grave situazione di inferiorità numerica e tattica ed abbatteva personalmente un avversario. Colpito da proietto che gli frantumava un femore, non desisteva dal combattimento fino a quando, paralizzato nei movimenti, precipitava per duemila metri. Riuscito a rimettere il velivolo e ad atterrare in un campo, ai superiori accorsi nonostante fosse in disperate condizioni fisiche, esponeva serenamente le vicende del combattimento. Amputato di una gamba, dava meravigliosa prova di fortezza d’animo e di purezza spirituale, mostrandosi addolorato soltanto perché la mutilazione toglieva alla causa un pilota. Per lunghi giorni, tra la vita e la morte, era ai suoi camerati di luminosissimo esempio per la serenità e l’alto sentire che è degli eroi.
Cielo di Fuentes de Ebro, 5 maggio – 12 ottobre 1937