Descrizione
Comandante del genio di un corpo d’armata coloniale, recatosi volontariamente a dirigere il brillamento di un complesso di mine destinate ad arrestare l’irruenza nemica su una posizione isolata di estrema retroguardia, restava sul posto anche dopo avvenuta l’esplosione e, coinvolto in un selvaggio combattimento nel quale rimaneva ucciso più della metà del presidio, benché egli stesso già più volte ferito da pallottola, continuava a battersi valorosamente per più ore consecutive dapprima con un fucile e poi con bombe a mano fino a che, per un colpo d’arma bianca d’uno degli assalitori, penetrati nel ridotto, perdeva la vita, dimostrando incondizionata dedizione ai doveri del combattente e del comandante.
Orde Mulé (Lekempti, A.O.I.), 12 – 15 giugno 1941