Descrizione
Dopo aver affrontato i pericoli di molteplici combattimenti, dando prova di elette virtù militari, e dopo aver durante la ritirata con immutata fede nei destini della Patria, mantenuto sempre alto il morale della truppa, con sicuro intuito della situazione, risolutezza ed ardimento mirabile affrontava un forte nucleo nemico che era riuscito ad attraversare il fiume, lo stringeva dappresso con un nutrito lancio di bombe a mano e lo costringeva ad asserragliarsi in una casa. Raccolti quindi i pochi uomini disponibili, li incitava con le parole: "Avanti, veterani del Carso!" e alla loro testa si slanciava all’assalto di quella casa, ottenendo dopo furiosa lotta la resa degli avversari. Lanciatagli slealmente da un ufficiale nemico prigioniero una bomba che gli asportava il piede sinistro, in uno estremo sforzo trafiggeva con una baionettata l’ufficiale medesimo, e mentre veniva trasportato al posto di medicazione, noncurante delle atroci sofferenze fisiche, gridava ai suoi soldati ammirati del suo valore ed ai prigionieri, muti ed atterriti: "Così sanno battersi gli italiani! – Viva l’Italia!".
Piave, 13 novembre 1917