Descrizione
Superba figura di comandante, magnifica tempra di soldato, in un lungo periodo di combattimenti condotti attraverso le più ardue prove, contro un nemico insidioso e preponderante, in un terreno ed in un clima asperrimi, tra privazioni di ogni genere, dimostrava di possedere eccezionali doti di organizzatore, trascinatore e valoroso combattente. Sempre primo ove più grave era il pericolo e più necessaria l’opera sua di comandante, in un combattimento di eccezionale importanza, con l’ascendente personale, con l’eroico suo comportamento riusciva con pochi superstiti del battaglione a mantenere un’importante posizione attaccata da soverchianti forze nemiche. Gravemente ferito, rifiutava ripetutamente di abbandonare i suoi alpini, continuando ad incitarli alla resistenza. Esausto per l’abbondante sangue perduto decedeva poco dopo.
Epiro – Pindo – Monte Chiarista (Fronte greco), 28 ottobre – 30 dicembre 1940