Descrizione
Comandante di compagnia autoblinde in operazione esplorativa, trascinava il proprio reparto con ferma decisione e con l’esempio a breve distanza dai centri di resistenza avversari. Fatto segno ad intensa reazione d’artiglieria, armi contro-carro e automatiche, ordinava ai propri plotoni di prendere posizione al riparo di dune e proseguiva con la sua sola autoblinda verso l’avversario per obbligarlo a rivelare l’ubicazione e la consistenza delle difese. Colpito da proiettile d’artiglieria che gli uccideva il primo pilota, dispostane la sostituzione, si portava ancora avanti. Colpito una seconda volta e ferito in più parti del corpo, con due morti a bordo, e la macchina immobilizzata, ordinava al marconista, egli pure ferito, di mettersi in salvo e rimaneva solo e deciso al sacrificio supremo per compiere interamente la sua missione col riferire per radio al proprio comandante superiore le notizie raccolte. Colpito in pieno per la terza volta, immolava alla Patria la sua giovinezza eroica. Supremo esempio di cosciente ardimento e di indomito valore. – Got el Ualeb, 29 maggio 1942.