Descrizione
Ufficiale di ferrea tempra e di valore, animato da ardore combattivo e sentimento di totale devozione in tutto degno della nobile fierezza della gente di Sardegna, dava, in numerosi fatti d’arme, continue prove di personale coraggio e di alto spirito di sacrificio. Nel corso di un difficile sanguinoso periodo operativo, colto da febbre altissima che ne fiaccava rapidamente il fisico, veniva urgentemente ricoverato all’ospedale e successivamente assegnato alle formazioni ospedaliere per il rimpatrio a mezzo nave ospedale in procinto di salpare per l’Italia. Apprese tali notizie e approfittando del momento in cui bombardieri nemici colpivano la banchina d’imbarco, con profondo sentimento del dovere, abbandonava la colonna ospedaliera e, da un motociclista in transito, si faceva trasportare al proprio reparto ove giungeva poco prima che i suoi uomini venissero impegnati nuovamente in combattimento. In missione particolarmente ardita, in testa alla sua sezione autoblindo, incurante del violento fuoco avversario dirigeva impavido la formazione ai suoi ordini penetrando profondamente nel vivo della resistenza avversaria. Malgrado le perdite subìte e trascinando con ardore i suoi dipendenti galvanizzati dal suo impareggiabile esempio, si lanciava contro una batteria anticarro nemica che, col suo fuoco, lo fulminava. Compendiava in superbo olocausto di gloria e di eroismo tutta una esistenza votata alla grandezza della Patria.
Africa Settentrionale, dicembre 1940 – febbraio 1941