Descrizione
Ufficiale superiore di elevatissime qualità militari e di animo, dava ripetute prove di valore in qualità di osservatore su idroricognitori ed aerosiluranti e, ancora sofferente per ferite riportate, quale comandante di squadriglia M.A.S in mare lontano, dove affondava col siluro un cacciatorpediniere ed un sommergibile. Assunto il comando di una squadriglia di nuove motosiluranti in acque territoriali avanzate, ove erano in corso operazioni anfibie nemiche e soverchiante era il potere offensivo aeronavale degli attaccanti, nella notte sul 21 luglio 1943, intercettati due cacciatorpedinieri in crociera offensiva si portava due volte all’attacco e vista la sezionaria seriamente impegnata affrontava l’avversario a distanza ravvicinata attirando su di sé, con impareggiabile valore ed esemplare azione di comando, la reazione nemica riuscendo con leggere armi di bordo a provocare incendi a bordo di un cacciatorpediniere. Gravemente ferito, manteneva ancora il comando della propria unità, devastata dal violento fuoco del nemico, riuscendo a sottrarla da certa cattura. Alla base nazionale rientrava la motosilurante con le salme del suo comandante e dei marinai caduti al suo fianco in una unica offerta in onore della Patria e di gloria per le nuove generazioni marinare. – Cielo ed Acque del Mediterraneo e del Mar Nero, 10 giugno 1940-21 luglio 1943.