Descrizione
Attaccato da forze molto superiori, con calma serena e sicura intelligenza, respingeva ripetutamente, per dieci ore, gli attacchi nemici. Gravemente ferito, continuava ad esercitare il suo comando, trascinandosi lungo la linea di fuoco per incuorare i dipendenti alla resistenza. Ritiratosi momentaneamente in un piccolo ricovero della trincea per medicarsi, ne usciva, poi, quando il nemico già minacciava di circondare la compagnia, e dava disposizioni per il ripiegamento del reparto, rifiutando di essere trasportato per non causare ritardi e maggiori perdite, e facendo, così, nobile sacrificio della propria vita.
Val di Puartis, 14 settembre 1915