Descrizione
“Più volte impiegato, quale Capo equipaggio in missioni di trasporto a fini umanitari, condotte sotto l’egida dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, si distingueva per il coraggio, l’eccezionale impegno, l’elevata professionalità e le insigni virtù militari, volando ripetutamente sul territorio dell’ex – Jugoslavia. Pur nella consapevolezza dell’alto e costante rischio connesso con ogni missione di volo, per il pericolo incontrollato di possibili attacchi da parte di una delle fazioni in lotta nei territori martoriati della Bosnia-Erzegovina, persisteva nell’assolvimento dei compiti, privilegiando sempre l’intento umanitario. Nuovamente chiamato a soccorrere l’inerme popolazione civile di Sarajevo, benché consapevole del grave pericolo dell’impresa, non esitava ad eseguirla sorvolando ancora una volta a bassa quota, nella fase finale della missione, il territorio circostante la città altamente a rischio. Mentre si apprestava all’atterraggio il velivolo precipitava al suolo, colpito ad entrambi i motori da due missili proditoriamente lanciati da terra. Il vile agguato troncava la sua giovane vita, perché aveva anteposto il bene del prossimo alla propria sicurezza con somma generosità e oltre i limiti del dovere. Degno erede di una eroica tradizione di dedizione al servizio e di altruismo portato fino all’estremo sacrificio”
– Cielo di Konjic (Bosnia- Erzegovina), 3 settembre 1992.