Descrizione
Durante violento bombardamento avversario, avuta troncata una gamba da una scheggia di bombarda, mirabilmente calmo, chiedeva all’aiutante di sanità di essere medicato dopo di altri feriti e da solo si recideva con un coltello l’arto, e si arrestava l’emorragia con la cinghia dei pantaloni. Incurante di sé e del dolore, incorava quindi ed incitava ancora i compagni ed al proprio comandante di compagnia, accorso per confortarlo, diceva che non era nulla. Poco dopo spirava.
Testa di ponte di Capo Sile, 20 maggio 1918