Descrizione
Comandante di un gruppo di batterie di bombarde, votato a sicuro sacrificio, sorpreso dall’irruzione nemica consegnava al proprio attendente l’ultimo scritto, vergato con ferma mano, per trasmettere ai suoi superiori precise notizie della sua tragica situazione. Con la pistola in pugno, affrontava poscia, con suprema audacia, l’ira nemica, finché, sopraffatto dal numero, cadeva colpito a morte da pugnalata alla gola, immolando la nobile vita per l’onore del nome italiano.
Montello, 15 giugno 1918