Descrizione
Ideatore di un complesso piano di resistenza armata contro gli oppressori, si imponeva sino dai primi giorni per la sagacia nell’organizzazione e l’ardimento nell’operare. Trasformava, con grande sprezzo del pericolo, il suo studio medico in deposito d’armi e centro di coordinamento e informazioni di ogni attività patriottica della zona di Teramo. L’8 settembre 1943, con audace colpo di mano, si impadroniva della località Bosco Martese, rendendola luogo fortificato e centro di resistenza partigiana, dando così inizio alle attività belliche che si conclusero con la liberazione di Teramo, il 25 settembre 1943. Catturato la notte del 27 settembre 1943 e invitato a collaborare ed a fornire i nomi dei compagni d’arme, opponeva sdegnoso rifiuto. Veniva trucidato con un colpo alla nuca sul luogo dello scontro al grido di “Viva l’Italia libera”.
Bosco Martese, 28 settembre 1943 (D.P. 27 febbraio 1980)