Descrizione
Arruolatosi volontario nel settembre 1943 nelle formazioni partigiane, fu, durante i 20 mesi della dura lotta, animatore instancabile e combattente valoroso, primo, sempre ed ovunque, per audacia e sprezzo del pericolo. Al comando di una compagnia d’assalto con azione decisa e di leggendario ardimento, disimpegnava un battaglione della sua Brigata che stava per essere sopraffatto dal nemico. Benché ferito ad una gamba, incurante della perdita di sangue e del dolore lancinante, rifiutava ogni soccorso e restava al suo posto di combattimento incitando i suoi compagni con l’esempio a continuare la lotta. Alla fine dell’azione trascinatosi a stento per la ferita riportata, accorreva col suo reparto in aiuto di altre formazioni partigiane fortemente impegnate da forze superiori e lanciatosi con fulmineo sbalzo contro il nemico, ne attirava su di sé la reazione, permettendo ai compagni di sfuggire all’accerchiamento. Colpito mortalmente al petto, assurgeva al mito degli eroi mentre all’orizzonte spuntava l’alba della vittoria. – Zona di Treviso, settembre 1943 – 30 aprile 1945.