Descrizione
"Comandante di compagnia alpina sul fronte del Don, organizzava e dirigeva personalmente ardite azioni di pattuglia e colpi di mano, distinguendosi per cosciente audacia e spiccata capacità di comando. In tragica fase di ripiegamento, indomito animatore di epiche lotte, sosteneva con successo, nove sanguinosi combattimenti d’avanguardia contro preponderanti forze che sgominava aprendo, con gravi sacrifici, un varco alla sua colonna. Nel corso di successivi cruenti combattimenti, caduti tutti i suoi ufficiali, gravemente ferito alle gambe, continuava impavido a dirigere l’azione del suo reparto. Ferito una seconda volta, rimaneva al suo posto di dovere persistendo in lotta tenace. Quasi esausto, rimasto isolato con pochi valorosi superstiti feriti, privo ormai di munizioni e viveri, non si dava per vinto e, tra stenti inauditi, benchè pressato dal nemico incalzante, proseguiva nella tormentosa marcia riuscendo, dopo inenarrabili sacrifici sostenuti con stoica fermezza, a congiungersi a basi arretrate. Chiaro esempio di preclari virtù militari. – Fronte russo, novembre 1942-febbraio 1943".