Descrizione
Alla testa della sua compagnia, attaccava, con slancio ammirevole, una forte trincea nemica; conquistatala sebbene restasse ferito, piuttosto gravemente ad un fianco, continuava ad incitare i suoi soldati a strappare al nemico tutta intera la sua posizione. Nel momento poi in cui raggiungeva l’intento, cadeva nuovamente e mortalmente ferito, e, prima di spirare, dava disposizioni per evitare che il micidiale fuoco nemico, che colpiva sul fianco sinistro la sua compagnia, avesse i suoi terribili effetti. – San Martino del Carso, 28 giugno 1916.