Descrizione
"Dopo l’armistizio, dalla Dalmazia raggiungeva, con mezzi di fortuna, un porto nazionale, e qiunto quivi si offriva immediatamente come volontario per una rischiosa missione in territorio controllato dai tedeschi. Superando difficoltà e pericoli di ogni genere, riusciva ad attraversare le linee avversarie ed a raggiungere la Capitale. Con operosa e sagace attività collaborava, per oltre cinque mesi, al servizio informativo ed al movimento patriota romano, fornendo preziose informazioni operative al Comando Supremo italiano ed alleato. Arrestato dalle autorità tedesche e sottoposto alle più inumane torture manteneva il più assoluto segreto circa il movimento informativo e patriota della zona, salvando così l’organizzazione e la vita dei propri collaboratori. Dopo circa due mesi di carcere, veniva barbaramente trucidato dalla sbirraglia tedesca, mentre gli eserciti alleati giungevano alle porte della Città Eterna. Con il suo esempio animatore ed il sublime sacrificio della vita, manteneva viva nei patrioti la volontà di resistenza e la fede nella rinascita della Patria. – Roma, 24 maggio 1944".