Descrizione
"Primo pilota di velivolo da trasporto tre volte decorato al V.M., volontario per ogni più rischiosa missione, al rientro da un’azione di collegamento con l’A.S.I., attaccava la sua formazione da numerosi caccia nemici, sosteneva l’impari lotta con perizia ed indomito valore. Colpito a più riprese da raffiche che gli troncavano quattro dita della mano destra, seguitava a difendersi con disperata volontà incitando con la voce e col gesto l’equipaggio a persistere nella difesa, contribuendo all’abbattimento di un caccia avversario. Con il velivolo colpito in parti vitali, effettuava un brllante ammarraggio solo preoccupandosi di salvare il prezioso carico umano a lui affidato. Raccolto dopo lunghe ore in pietose condizioni, sosteneva con serenità l’amputazione dell’arto senza un lamento, finchè spirava col nome d’Italia sulle labbra. Esempio luminoso di alte virtù militari. – Cielo del Mediterraneo, 12 luglio – 12 novembre 1942".