Descrizione
"Capo squadra nelle formazioni partigiane si distingueva particolarmente durante un attacco di sorpresa condotto dal nemico con grande decisione contro l’accantonamento del reparto. Senza perdersi di animo, in una situazione fattasi disperata, continuava a far fuoco con la sua mitragliatrice fornendo, così, scampo e salvezza ad alcuni compagni. Colpito veniva catturato e, dopo lunghi interrogatori e brutali sevizie, fucilato sulla pubblica piazza, sacrificando, così, la giovane vita per il trionfo degli ideali di Patria e di libertà". – Ciano d’Enza (Reggio Emilia), 19 novembre 1944.