Descrizione
Tenente cappellano di elevatissime virtù militari e cristiane, benchè privo di un occhio riusciva a farsi richiamare ed assegnare ad unità combattente e ad evitare poi, in seguito a sua decisa opposizione, il rimpatrio per l’imperfezione comportante la riforma. Sempre presente ove maggiore era il pericolo, in una difficilissima azione si portava a cavallo in primissima linea per incitare i militari alla resistenza ad oltranza prima e al contrattacco dopo. A conoscenza dell’urgente necessità di munizioni, nonostante fosse già stato ferito al braccio sinistro, si rimetteva a cavallo per raggiungere e far serrare sotto i rifornitori. Ritornava fra i primissimi al momento della lotta all’arma bianca per soccorrere i feriti. Rimasto ferito una seconda volta rinunziava ad essere trasportato in infermeria, mentre nel disperato tentativo di soccorrere ancora un ferito veniva colpito da bomba di mortaio alla testa, immolando la sua giovane esistenza nel compimento della sua nobile missione. – Monastirchina (Don), 16 dicembre 1942.