Descrizione
"Partigiano fra i primi, eccelse per valore e sprezzo del pericolo. Con soli sette uomini, dopo avere catturato le sentinelle, fece brillare le mine da lui deposte al ponte della Priula, danneggiandolo gravemente. Comandante della Brigata "Mazzini" tenne fronte con il suo reparto per ben cinque giorni all’attacco massiccio sferrato da schiaccianti forze avversarie. Sganciata la Brigata, la guidava superbamente in altri combattimenti. Fatto prigioniero tentava di evadere, ma cadeva colpito a morte dal piombo nazi-fascista. Luminoso esempio di sacrificio e di suprema dedizione alla causa. – Ponte della Priula-Padova, 19 dicembre 1944".