Descrizione
Comandante di compagnia, in un settore particolarmente difficile, durante un attacco nemico, condotto con forze superiori per numero e per mezzi, si prodigava con ardire e sprezzo del pericolo, dove più violenta ferveva la lotta. Ferito al braccio destro da scheggia di granata, non desisteva dall’animare la difesa, incuorando i suoi fanti ed indicando, anche con l’arto colpito, le direzioni più minacciate. Imvestito da rinnovato improvviso attacco nemico, radunava pochi uomini e si gettava al contrassalto riuscendo a far ripiegare un forte nucleo già penetrato nelle posizioni. Colpito una seconda volta da pallottola ad una spalla, incurante della nuova ferita, si lanciava ancora contro il soverchiante nemico, riuscendo a contenerne l’irruenza. Colpito infine a morte da una raffica di mitragliatrice, cadeva al grido di "Savoia!", consacrando con una morte gloriosa il suo fulgido eroismo. – Zona di Sfisifa (Tunisia), 27 dicembre 1942.