Descrizione
Subito dopo l’armistizio, con fedeltà e con decisione, intraprendeva la lotta di liberazione. Presto dimostrava di possedere grandi doti di organizzatore e di animatore, capacità, decisione e coraggio esemplari e veniva così eletto comandante di una Brigata di partigiani. Per molti mesi conduceva attività ed ardimentosa guerriglia nel territorio di Casale Monferrato recando grave danno al traffico ed al prestigio degli occupanti tedeschi. Particolarmente si distingueva durante il duro combattimento di San Desiderio contro preponderanti forze quando, visto un suo portaordini cadere ferito in mani avversarie, si slanciava avanti da solo affrontando il nemico con temeraria audacia, sorprendendolo e riuscendo, benché a sua volta seriamente ferito, a riportare in salvo il suo uomo. Sanguinante continuava, poi, sino a notte a dirigere la lotta. Nel gennaio 1945, caduto prigioniero in una imboscata, manteneva fiero contegno di fronte a brutali, pubbliche sevizie, ed affrontava da valoroso il plotone di esecuzione al grido di: "Viva l’Italia". – Zona di Casale Monferrato, settembre 1943 – 15 gennaio 1945.