Descrizione
Intrepido specialista di velivolo silurante, già decorato sul campo, esentato dal servizio per le ferite riportate in precedente azione, chiedeva, l’indomani, al proprio comandante, in procinto di partire per una nuova missione, la concessione di poterlo ancora seguire e l’onore di far parte ancora una volta dell’equipaggio. Assecondato nel suo desiderio, incurante delle raffiche della caccia avversaria, che nel tentativo di ostacolare l’impresa, colpiva gravemente l’apparecchio, impavido e sereno partecipava, in piena comunione di spirito col proprio comandante, ad un’epica gesta: il lancio dell’apparecchio in fiamme e del siluro contro una nave nemica che veniva colpita ed incendiata. Precipitava quindi gloriosamente con il velivolo in mare, nella luce di una superba vittoria dell’Ala italiana. – Cielo del Mediterraneo, 11-12 novembre 1942.