Descrizione
"Giovanissimo e ardito vicecomandante di una banda di partigiani operante nella zona dei monti Bettona, Deruta, Colle Mancio, fu sempre di esempio nel condurre i suoi uomini nelle azioni più rischiose. Accerchiata la zona ad opera di una divisione tedesca si offriva volontario con sei uomini per tenere una posizione chiave e dar tempo al resto della banda di mettersi in salvo. Sosteneva il combattimento contro un battaglione tedesco, riuscendo senza alcuna arma automatica a tenere la posizione dalle 9 del mattino alle 17 del pomeriggio. Ferito gravemente da dodici pallottole veniva catturato. All’ufficiale tedesco che gli intimava la resa, rispondeva con un colpo di pistola uccidendolo. Moribondo gli venivva fatta una trasfusione di sangue per farlo vivere fino al mattino e fucilarlo. Affrontava serenamente il plotone di esecuzione e, dopo aver rifiutato la benda cadeva al grido: "Viva l’Italia". – Deruta (Perugia), 6 marzo 1944; Perugia, 17 marzo 1944".