Descrizione
Sottotenente carrista ventenne, due volte volontario, rifiutava il congedo pur avendone diritto per la presenza di tre fratelli alle armi. Entusiasta dei suoi carri, esuberante di fede e di volontà, plasmava il suo plotone forgiandone un’agguerrita compagine d’assalto. Di contro al nemico si offriva sempre per le azioni di maggior pericolo, impavido sotto i violenti attacchi aerei; superava con ardimento e perizia i campi minati allo scopo di compiere la sua missione, attaccava di iniziativa elementi corazzati anche di maggiore potenza, mettendo sempre il luce le bellissime doti di coraggio e di capacità. Nella dura battaglia per la riconquista di una piazza fortificata partecipava con il suo plotone alle pericolose complesse operazioni per il forzamento delle opere, riuscendo in tre distinti episodi a distruggere con il suo plotone vari mezzi corazzati nemici. Nell’ultimo, benché ripetutamente colpito nel suo carro che veniva immobilizzato, ingaggiava un aspro duello col nemico finché soffocato dalle fiamme del carro stesso incendiato immolava la propria esistenza. Fulgido esempio di eroismo e di attaccamento al dovere. – Got el Ualeb, 26 maggio 1942; Tobruk, 21 giugno 1942.