Descrizione
Giovane studente animato dalla fiamma del sacro amore di Patria abbandonava i banchi della scuola per divenire combattente della libertà. Ferito una prima volta in uno scontro con i nazifascisti rifiutava ogni soccorso per non distogliere i compagni dalla lotta e non appena le condizioni delle sue piaghe, non ancora completamente rimarginate, glielo permisero, spinto da giovanile entusiasmo, tornava al suo posto di combattimento. Durante una operazione di rastrellamento, avendo il nemico accerchiata la località ove era accolto un nucleo di partigiani, conscio del sacrificio cui andava incontro, si scagliava da solo sparando con irruenza contro l’avversario per trattenerlo col suo epico impeto a dare l’allarme ai compagni dell’incombente pericolo. Nel sublime gesto di eroica generosità, cadeva crivellato di colpi, ma il suo olocausto non fu vano perché salvò da sicura morte tutti i compagni che poterono sventare la sorpresa nemica. Fulgido esempio di eroismo, cosciente sprezzo del pericolo e sublime altruismo. – Volpara, 23 dicembre 1944.