Descrizione
Caporale lanciafiamme, scontratosi unitamente a due compagni con un forte nucleo di ribelli, decisamente lo attaccava; caduti i suoi compagni, non desisteva dall’azione. Esaurite le munizioni dopo strenua lotta corpo a corpo, veniva sopraffatto e catturato. Interrogato nella situazione delle nostre forze, rifiutava energicamente di parlare; legato a un albero e bastonato a sangue, opponeva nuovo rifiuto. Martoriato a colpi di coltello, non desisteva dal suo contegno eroico ma gridava in faccia ai suoi trucidatori, che vigliaccamente lo finivano con un colpo di baionetta al cuore, la sua fede e la sua fierezza di essere soldato italiano. Superbo esempio di attaccamento al dovere e all’onore militare. – Pranik – Tisovac (Balcania), 12 agosto 1942.