Descrizione
"Ufficiale medico di alto valore professionale e di brillanti doti militari, organizzava dopo l’armistizio una banda armata che, nelle montagne abbruzzesi esplicò continua azione di sabotaggio interrompendo collegamenti telefonici tra batterie antiaeree tedesche, effettuando sbarramenti sdradali, distruggendo teleferiche adibite al trasporto di munizioni in montagna, aiutando i prigionieri alleati a passare le linee. Catturato da un pattuglia tedesca veniva, dopo sommario processo, condannato a morte. Calmo e sereno rifiutava con fiero stoicismo di essere bendato e dopo di avere indicato al plotone di esecuzione di mirare al cuore cadeva senza fremito al grido di "Viva l’Italia". Fulgido esempio di puro eroismo che continua e rinnova la tradizione dei martiri del nostro Risorgimento. – Cimitero di Villetta (Barrea), 12 novembre 1943".