Descrizione
Partigiano diciottenne si batteva valorosamente in montagna e in pianura senza mai risparmiarsi e sempre primo ove più ferveva la lotta. Partecipava a numerosi audaci colpi di mano e ad ardite azioni di sabotaggio, di esempio ai compagni per ardore combattivo e per supremo sprezzo del pericolo. Offertosi volontario per compiere una rischiosa missione in una zona controllata dal nemico, veniva catturato e sottoposto ad inumane sevizie perché denunciasse i nomi dei compagni di lotta. Le giovani carni furono dilaniate e bruciate con tizzi ardenti, i suoi occhi furono strappati col freddo acciaio delle baionette, ma dalla sua bocca non uscì che una sola invocazione per la Patria amata ed al grido di "Viva l’Italia" offrì il sacrificio della sua giovane esistenza. – Vascon di Carbonera, 16 novembre 1944.